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Questa scheda proviene dal sito "carte da legare " http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/ ; è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni. Partito nel 1999 con un primo programma di finanziamento per i complessi archivistici degli ospedali Santa Maria della Pietà di Roma e Leonardo Bianchi di Napoli. Il portale mette a disposizione della comunità i risultati . Essi possono essere utilizzati per scopi di studio e ricerca da parte degli addetti ai lavori e per la semplice conoscenza del fenomeno manicomiale da parte di un pubblico più vasto.
Sono liberamente consultabili i dati del censimento degli archivi, alcuni strumenti di ricerca e le statistiche dei dati socio-
Carte da legare costituisce anche un percorso tematico specifico del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).
http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=344&navId=0
A Novara la storia dell'istituzione manicomiale fu strettamente legata, nella sua fase iniziale, a quella della maggiore istituzione assistenziale della città. Infatti a partire dal Quattrocento i "pazzerelli" venivano ricoverati insieme agli altri emarginati e bisognosi presso l'Ospedale Maggiore della carità, che dal 1769 fu giuridicamente obbligato ad accoglierli in un piccolo reparto di una dozzina di letti, in attesa che venissero smistati a spese del Comune verso Torino, Genova e Alessandria, dove già esistevano strutture apposite. Il progressivo aggravarsi del problema indusse il governo sabaudo nel 1852 a sollecitare l'Ospedale Maggiore a farsi carico dell'assistenza di una cinquantina di mentecatti. L'attribuzione alle Province nel 1865 del mantenimento dei mentecatti poveri indusse l'Ospedale Maggiore, il Monte di pietà, l'Ospedale di San Giuliano e l'Opera pia San Giuseppe a proporsi per sostenere l'iniziativa dell'erezione di un ospedale psichiatrico in città. Presso la Deputazione provinciale si svolse un lungo dibattito per decidere se erigere un nuovo ospedale consortile tra Novara, Alessandria e Pavia oppure due strutture, una per Novara e l'altra per Vercelli oppure ancora un unico ospedale in Novara per tutta la Provincia. Quest'ultima fu la soluzione prescelta e adottata nel 1870. L'anno seguente si appaltarono i primi lavori e nel 1875 l'istituto poté accogliere i primi ricoverati.